La storia di Lauro Paolini tatuatore nasce nel 1990 , da una passione che spinge Mr. Paolini, nei primi anni 90, a partecipare a numerose convention internazionali, dapprima come visitatore ed in un secondo momento come tatuatore.
Nel corso di questi anni, vivendo e respirando l’ambiente del tatuaggio e i suoi protagonisti, inizia a subire il fascino sempre crescente delle macchine per tatuare, tanto che inizia a collezionare questi oggetti misteriosi per pura passione.
Nel 1995 decide di costruire la sua prima macchina per tatuare.
L’intento è quello di mettere insieme le caratteristiche vincenti di alcune delle sue macchine preferite, per ottenere un prodotto di alta qualità, ed è così che nel garage del padre assembla un primo modello utilizzando pezzi di lamiera e la mostra poi ai colleghi, ricevendo da subito le prime richieste.
Nel 1996, alla convention di Bologna, oltre a tatuare, Lauro propone i primi 30 esemplari da lui creati, suddivisi in 3 modelli principali, di cui due disegnati dal prezioso collaboratore e socio Giorgio Gazzola e uni da Lauro Paolini stesso. Le vende tutte.
Oggi un unico modello, la “Brush” sopravvive sul mercato, ma dopo 23 anni l’attività di Lauro Paolini ha continuato ad operare nella costante ricerca delle migliori soluzioni ingegneristiche ed estetiche.
Tra i primi ad utilizzare un centro di lavoro (CNC) per la costruzione dei telai delle macchine, il team di Lauro Paolini ha sempre perseguito la qualità costruttiva, l’efficienza e l’omogeneità nelle prestazioni di categoria, nonostante il costo più elevato per questo tipo di lavorazione.
Per 23 anni l’impegno costante del gruppo è stato contraddistinto dall’obiettivo di dare ai tatuatori strumenti sempre più professionali, tramite l’attenzione alla qualità dei piccoli dettagli.
L’artigianato infatti è parte integrante di questa azienda, e lo si capisce dal fatto che ogni singola macchina prodotta e venduta dall’Incredibile Tattoo Supply è costruita con componenti prodotti a Reggio Emilia da officine con più di 20 anni di esperienza all’attivo, ed assemblata a mano qui, nel laboratorio da Lauro Paolini stesso e dal team.